domenica 6 aprile 2008

Petrol


Oltre mille chilometri partendo da San Diego. Una strada che è una lunga linea asfaltata in mezzo al deserto. Migliaia di pietre e sabbia cotte dal sole; centinaia di cactus imperiali che accompagnano in ordine sparso la via da Tijuana a Cabo San Lucas. Sulla strada, in mezzo al nulla, una macchina senza roof-rack ma con svariate tavole impilate sul suo tetto. A bordo quattro temerari in odore di avventura. Piuttosto che "volare" direttamente al Cabo, preferiscono sudarsi la meta attraverso un viaggio A/R per tutta la Baja California. Lungo la Mex1, Tijuana, Rosarito, Ensenada, Vicente Guerrero, Lazaro Cardenas,Santa Rosalia, San Juan, Loreto, La Paz, Todos Santos e infine Cabo San Lucas. Tra una tappa e l'altra, surf in luoghi sperduti; camere d'albergo in mezzo al nulla; soste tattiche ad innaffiare (e concimare) la terra dura del deserto; pranzi e cene a base di fagioli e chili; posti di blocco dell'esercito a controllare il nulla; occhi luminosi di animali nella notte che corrono lungo e attraverso la "carretera principal"; soste interminabili sull'unica strada invasa dalle acque di un fiume improvvisato a causa delle forti piogge del giorno precedente; la ricerca spasmodica dell'introvabile benzina in taniche.
Poi la meritata meta: onde calde e da sogno come solo la Baja sa offrire.
Dentro la macchina, rigorosamente senza aria condizionata, il ricordo dell'odore acre dei sedili in stoffa impregnati dal sudore di quel viaggio attraverso il deserto fino all'oceano. Andata e ritorno.
La Baja val bene un sacrificio...Aloha

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