giovedì 28 febbraio 2008

Surfeggi: la rosa dei venti


Noi non siamo come i nostri fratelli con le vele...noi li amiamo ma fino ad un certo punto. Noi del mediterrraneo non potremmo esistere senza di loro...infatti le danze le aprono sempre loro. Poi ad un certo punto aspettiamo che se ne vadano, e se malgrado tutto rimangono, almeno che non siano così invadenti. E' strano...a seconda di dove abitiamo lo stivale, ne invochiamo alcuni e ne snobbiamo altri. Comunque sia, nonostante i campanilismi siamo spesso concordi con sua Maestà il Libeccio e sua Eminenza lo Scirocco. E non ne abbiamo mai abbastanza...
Aloha

mercoledì 27 febbraio 2008

Surfeggi: il sentiero delle onde


Quanta poesia per noi folli d'amore, quanto desio per noi instancabili voyeur dell'eterno frangere.
Il sentiero delle onde indica il paradiso, una promessa di felicità dell'anima.
E come disse qualcuno: e il naufragar mi è dolce in questo mare....
Enjoy the ride

martedì 26 febbraio 2008

Porno


Alzi la mano chi di voi non ha mai praticato la masturbazione alla vista, al profumo, al tatto di questo feticcio così caro e così ambito da tutti noi malati cronici...mmmmmmmhhhhhhh

domenica 24 febbraio 2008

Casi clinici: Ivan Dino Andino


Caso clinico N° 1346
Nome in codice: Dino Andino
Luogo di Contagio: Kuta beach - Bali
Diagnosi: Surfismo Cronico depressivo
Frasi famose: "ma porco il clero"

Tra tutti i casi clinici rilevati nell'ultimo quinquennio, il soggetto in questione e' uno dei piu' problematici in quanto evidenzia sbalzi di umore stranamente corrispondenti all'alternarsi delle maree. E' vivamente consigliabile, durante i suoi periodi di lontananza dalla pratica del Surf e di permanenza in citta', prima di avvicinarlo, munirsi di un calendario delle maree per non correre il rischio, nei periodi di maggiore astinenza, di essere aggrediti o morsi.

Spesso e volentieri il paziente è risultato anche difficile da monitorare a causa delle sue frequenti e non annunciate fughe in quella che lui definisce la sua terra natia: Bali.

La pericolosità del soggetto è legata al fatto che presenta una tendenza spiccata a somatizzare fisicamente le sue attitudini: credendosi originario Balinese (da tre generazioni, come si definisce lui), ha recentemente fatto un intervento di chirurgia estetica per "mandorlizzare" gli occhi; da anni è a stretto regime dietetico a base di Nasi Goreng e Mie Goreng; ogni mattina prepara le offerte alle divinità che poi lascia sul pianerottolo di casa, come da tradizione.

Recentemente ha chiesto la cittadinanza italiana; gli uffici dell'immigrazione hanno fatto molta fatica a spiegargli il motivo del rifiuto e ancora oggi lui stesso si sente discriminato

Ivan in azione a Bali

Ivan Da Cat a Fuerte - qualche anno fa -

sabato 23 febbraio 2008

Mitologia del Surf: il pontile di Forte


Quando è grosso e il line up è impegnativo, molti lo usano come uno ski-lift per la neve. Si prende una bomba, la si surfa fino quasi fino a riva e poi, anzichè sfinirsi fino all'esaurimento per ritornare a giocare, si ritorna sulla spiaggia e si trotterella eccitati, carichi di adrenalina, fino all'estremità del pontile. Qui si scavalca. E tra un set e l'altro ci si abbandona in tuffo sotto gli occhi sconcertati dei molti turisti e non, avvolti nei loro cappotti e pellicce. I loro punti di domanda affollano il pontile: ma questi non sono mica normali...

martedì 19 febbraio 2008

Visioni alternative



In un momento di puro Surfeggio, l'altra faccia del tubo - Finale Ligure 4 dicembre 2005

domenica 17 febbraio 2008

Arte di riciclare: Rodney "Rodrigo" McCoubrey



Definisce la sua arte "Fun", divertimento, e ne fa uno stile di vita. Nasce Rodney nell'entroterra americano, in uno di quegli stati polverosi dove il mare si vede solo in cartolina; eppure alla prima occasione viene subito rapito dall'oceano e decide di trasferirsi a San Diego prima e in Baja dopo, diventando Rodrigo. Qui scopre il surf e ne viene rapito. Animato dalla sua filosofia del "Fun", conduce oggi una vita molto semplice ed essenziale, fatta di onde e pochi oggetti essenziali, quasi tutti riciclati. La sua arte è proprio quella di riciclare oggetti "poveri" o "dimenticati" insomma di poco valore e trasformarli in piccoli capolavori. Ridare dignità e valore a tutto ciò che normalmente non ne ha è la sua missione. Latte, viti, tappi, gomme, chiodi, relitti di legno, conchiglie. Un visionario, capace di vedere oltre l'aspetto degli oggetti, per poi assemblarli ridando loro nuova vita. Un malato di Surfismo allo stato brado...se volete saperne di più...www.rodrigosrecycledart.com..ne vale la pena.
Enjoy

sabato 16 febbraio 2008

Nudismo estremo: 3 parte



Ancora episodi di Surfismo deviante con espressioni di nudismo estremo rilevati su tre soggetti recidivi con precedenti di questo tipo alle loro spalle. Nella fattispecie la fotografia mostra un classico episodio di nudismo estremo comunitario a sfondo cameratistico in prossimità di uno spot della Baja California. I soggetti, rivolti verso le onde, mostrano i genitali al mare quasi in segno simbolico. Entrare nei meandri psicologici della malattia cercando di capire il senso di tale gestualità è opera complessa e ancora oggetto di studi da parte di scienziati e medici.

PS: la foto è un autoscatto. Da notare il ricciolo dell'onda. Neanche a farlo apposta...

venerdì 15 febbraio 2008

Fuori dagli stereotipi: Sipping Jetstreams



Quando un progetto diventa opera d'arte uscendo dai troppo stretti canoni di un unico mezzo di raffigurazione: Sipping Jetstream è qualcosa di più. E' concetto, immagine, pellicola, suono, fotografia. Filmato in 16 mm da Taylor Steele in località "fuori rotta" tra Marocco, Calabria, Egitto, Hong Kong, Cuba, cede solo al fascino dell' Indonesia (dove sia Taylor che Dustin Humphrey - direttore della fotografia - vivono con le loro famiglie) e Barbados.
Un piccolo capolavoro multisensoriale che rompe i classici canoni dei surf-movie (zero trama - meno di un film porno) e si propone nella sua originalità anche a coloro che di Surf ne sanno poco ma a cui piace l'arte visiva. Fantastico anche il sito: www.sippingjetstreams.com. Da visitare. Enjoy

mercoledì 13 febbraio 2008

Giorni di onde: San Sebastian


Più che onde, diremo bombe. Fragorose e inesorabili. Rumorose e inevitabili. Come solo l'Atlantico sa regalare..

domenica 10 febbraio 2008

Sintomi-Disturbi: Catalessi - segue



Un pò perchè è domenica, un pò perchè aspettare il proprio padrone sulla spiaggia mentre lui sguazza in acqua durante i mesi invernali non è sempre piacevole, ecco come la Catalessi si trasmette da padrone surfista al proprio cane surfista. Il tutto condito con una copertina tattica che rende molto piacevole la pennichella...Aloha

sabato 9 febbraio 2008

Casi clinici: Dale "Daily" Webster




Singolare il caso di Dale, surfer californiano passato alle cronache proprio a causa della particolare forma di Surfismo che lo ha reso famoso e oggetto di studi in tutto il mondo.
Nato ad Alhambra, California, nel 1948, gia in tenera età contrae la malattia, arrivando non ancora maggiorenne a spararsi km e km in treno per surfare sulla costa e per vedere per pochi secondi e stringere la mano a Duke Kahanamoku ad Hungtington Beach.

Quando nel Settembre del 1975 una swell porta grandi onde sulla costa, Dale surfa per una settimana intera, e poi continua ancora fino a che, dopo 85 giorni ininterrotti gli si rompe la macchina. Ma è qui che gli amici lo spingono ulteriormente nel baratro della malattia, portandolo a surfare per fare in modo che entri in acqua 100 giorni consecutivi. Dopo 120 giorni consecutivi conquista l'attenzione della stampa locale. Poi la malattia peggiora e domenica 5 febbraio del 1976 ha una visione di quella che poi diventerà la sua malattia nei trent'anni successivi: surfare a vita, senza mai fermarsi, ogni giorno, almeno tre onde.

Nel suo delirio vuole stabilire il record mondiale di giorni consecutivi di surf. ma con il tempo, in preda al delirio, il suo obiettivo si trasforma nel surfare consecutivamente per un intero ciclo lunare, convinto che sia di 28 anni. Anche quando esperti luminari della scienza lo convincono con dati incontrovertibili che il ciclo lunare è di "soli" diciotto anni, lui prosegue e rimane ancorato alla sua idea originale: ciclo lunare, ventotto anni!!!

Sono in molti ad essere preoccupati per il destino di Dale. Gli esperti lo mettono in osservazione; la moglie, suo malgrado, lo asseconda. La malattia condiziona la sua vita e quella di tutta la famiglia. Ogni giorno, sole o pioggia, caldo o freddo, in salute o malato, entra in acqua per prendere le sue tre onde. Più di una volta, costringe la moglie a portare la sua tavola fino al mare perchè febbricitante, vuole conservare le sue energie per prendere tre onde...

Durante tutto questo tempo Dale ha letteralmente consumato: 30 mute, cambiato 18 automobili e 31 tavole. Feticista fino all'osso, anzichè buttarla via, ha accumulato e consevato in una gigantesca palla i resti di paraffina delle sue tavole. Poi il 29 febbraio 2004 arriva la notizia dello stop volontario che Dale ha voluto dare alla sua malattia dopo 10.176 giorni consecutivi di Surf. Ventotto anni...una malattia interminabile. Dopo essere uscito dall'acqua sembra abbia dichiarato "Tutti possono fare quello che ho fatto io. Basta iniziare oggi e non fermarsi mai fino al 2032"...L'ambulanza è ripartita a sirene spiegate.

venerdì 8 febbraio 2008

I mutinati del mare: storia di due anticonformisti



I gemelli Berque (Emmanuel e Maximilien) nascono il 10th of January 1950 a Casablanca, a cinque minuti di distanza uno dall’altro. Vivono la loro infanzia tra il Nord Africa e il medio Oriente fino quando, all'età di 7 anni, fanno ritorno a Parigi seguendo il loro papa Jacques nominato Professore al Collegio di Francia della cattedra di Islam contemporaneo. Vivono in simbiosi e sono pazzi scatenati. Mostrano segni evidenti di disadattamento e insieme ne combinano davvero di belle. Per il loro bene e per il bene di tutti, i genitori decidono di farli frequentare classi diverse. Eccellono in Matematica e Fisica e si dilettano nel costruire barche e aeroplani.
Scoprono il Surf a 14 anni diventando i pionieri della piccola spiaggia paradisiaca di Contis (Landes). Si fanno promotori del motto delle 3 S (Sea-Sex-Surf) al pari dei più famosi Hippies californiani.
La loro vita si riempe Surf, di barche, catamarani, trimarani, Hobie-cat tentando traversate impossibili utilizzando mezzi impossibili. Vivono a seguito di idee e progetti strampalati, filmandoli. Rischiano più volte la bancarotta e anche la vita.
Il loro progetto più ambizioso è legato al nome di unico di ben tre imbarcazioni messe in piedi con le loro mani: Micromega I – II – III.
In particolare Micromega 2 è un imbarcazione lunga appena 4 metri con cui attraversano l’Oceano Atlantico percorrendo più di 11000 km senza motore o apparecchi elettrici, assistenza e sponsor. Entrano nel Guinness dei primati.
I pazzi sono tutt'oggi, alla veneranda età di 58 anni, ancora scatenati. In programma hanno Micromegas3 che attraverserà l’oceano senza strumenti a bordo. Niente sestanti, cartine, orologi. Una navigazione guidata solo dalle stelle. Un modo molto arcaico di navigare, come i Maori agli albori delle civiltà.
Se intervistati, alla domanda perchè? rispondono sempre: è semplicemente più forte di noi
Diagnosi: Surfismo degenerativo deleterio e masochistico

giovedì 7 febbraio 2008

Arte di riclicare - Le onde di Wolfgang Bloch



Ecco come il Surfismo può degenerare e assumere forme particolari. Wolfgang Bloch è un uomo che malato di Surfismo fin dalla nascita, ha saputo trasformare la sua malattia in una forma d'arte. Ecuadoregno di origine, da piccolo si arrangiava surfando pezzi di legno portati dai fiumi, levigati dall’acqua come tavole da surf. Per questo motivo nel corso degli anni ha imparato a riciclare materiale che mette nelle sue opere: legno, tessuti, cartelli stradali, copertine di dischi su cui dipinge orizzonti con onde che rompono da lontano. Il suo sito www.wolfgangbloch.com evidenzia il suo delirio Surfistico: più unico che raro. Enjoy

mercoledì 6 febbraio 2008

Sintomi-Disturbi: Catalessi - altri casi



Molti soggetti colpiti da Surfismo paragonano la catalessi post surfistica al chill out dopo aver fatto l'amore.
In realtà nel nostro caso parliamo proprio di stato catatonico disperato che lascia il corpo della vittima inerte e immobile in qualsiasi luogo e condizione. Le foto documentano altri soggetti colpiti

martedì 5 febbraio 2008

Deviazione della libido


Recenti studi hanno evidenziato che i soggetti malati di Surfismo instaurano una relazione "amorosa" con il mezzo che utilizzano per scivolare. Ci sono casi addirittura in cui il malato desidera concludere un'amplesso con la tavola, estremizzando la posa supina con cui pratica l'attivita'. Spesso c'e' una vera e propria tendenza a ribaltare i canoni del desiderio: soggetti di sesso maschile che gradiscono femmine dai grossi seni, improvvisamente si trovano a provare desiderio per oggetti caratterizzati dalla totale assenza di curve

lunedì 4 febbraio 2008

Giorni di onde: Levanto 2 febbraio 2008 - 3 parte




Tipi strani affollano queste giornate di onde invernali, specialmente in zone endemiche al Surfismo come Levanto.
Quelli delle canoe sono sicuramente soggetti strani che affollano il campo da gioco dedicato alle tavole. Anche loro sfidano tutto e tutti pur di entrare in acqua, malati di uno strano morbo evoluto di Surfismo: il Canoismo spinto.
Quelli delle cuffie invece sono soggetti che consapevoli dei danni fisici che i rigori dell'inverno possono procurare una volta in acqua. Per questo motivo cercano di ripararsi con ogni mezzo, lecito e non, la cabeza, centro motore dell'intelligenza e della razionalità. il soggetto nella foto "osa" una sgargiante cuffia rossa in silicone. Siamo alla ricerca di soggetti con cuffia in plastica da doccia con paperelle. Chi ne ha viste, si metta immediatamente in contatto con la redazione

domenica 3 febbraio 2008

Giorni di onde: Levanto 2 febbraio 2008 - 2 parte




Un'altra tragedia si è compiuta ieri a Levanto. E la serie si allunga. Dopo l'ennesima pesante serie tubante, un'altra tavola si è irrimediabilmente spezzata, gettando nello scoramento e disperazione un'altro malato terminale di Surfismo che aveva osato sfidare le onde della baia in pieno inverno. Qualcuno ha visto il soggetto singhiozzare in un angolo dei Nadia con il leash al collo nell'atto di compiere il gesto estremo. Dopo 24 ore i familiari lo stanno ancora aspettando a casa. Chissà...

Giorni di onde: Levanto 2 febbraio 2008


Giornata senza vento dopo libecciata di media intensità a partire da venerdi pomeriggio. Onde di un metro/metro e mezzo. Pioggia insistente a smorzare le serie


E' pieno inverno. La temperatura esterna non supera i 10° e quella dell'acqua i 13°. Piove e ci si cambia in macchina o sotto la pioggia battente. Ma la passione è tanta. La malattia avanza...

venerdì 1 febbraio 2008

Deambulatio Crisis


I soggetti con questa particolare patologia del Surfismo evidenziano sintomi motori particolari che si esprimono nell'incapacità di camminare a gambe alterne ma ricercano spasdomicamente la "scivolata", per ricreare le condizioni del loro stato primitivo. Sono facilmente individuabili sopratutto perchè assumono posture tipiche del Surf o dello Skate anche in luoghi dove è impossibile praticarli. Altamente pericolosi agli incroci.

Dopo diversi spiacevoli incidenti causati da questa continua ricerca dello scivolamento, i soggetti sono stati sottoposti ad un monitoraggio intensivo degli arti e dell'attività cerebrale per capire le cause del problema. Ancora oggi non vi è una risposta chiara alle cause del problema