Molti mi hanno scritto “perchè?”.
Perchè tutte queste “brutture”?
Queste foto di surfisti che arrancano, che sono in difficoltà dopo terribili wipe out, che si ritrovano inermi travolti dalle onde.
E allora io rispondo: “Perchè no?”.
Il surf è anche questo. Anzi, il surf è sopratutto questo.
Parlo a livello amatoriale. Come dice la parola, a livello di chi “ama” questo sport e lo pratica quando (si) può, questo è il surf. Perchè in Italia è così: quando si può, quando il mare ce lo concede e quando una congiunzione astrale non ci fa cadere un impegno improrogabile proprio nel weekend in concomitanza delle onde!
Pensate a tutte le volte che siete entrati in acqua e al rapporto tra onde cavalcate e onde prese in testa. Si, d’accordo, con il tempo il rapporto migliora; però accidenti anche questo fa parte dell’esperienza del surf. Non lo ricordiamo, ma c’è stato. Non lo vediamo sui giornali, ma qualche scatto nella sequenza continua è stato fatto. E nel finale, la foto è drammatica: dopo aver cavalcato un onda bellissima, il surfista cade in acqua e viene travolto.
Dai, non scandalizziamoci. Vi mostro solamente una parte che non ci piace, forse meno nobile. Sicuramente però molto umana. E, come dissi gia in un altro post, a me piace molto “l’umanità” con tutte le sue fragilità e le sue contraddizioni.
Quindi consiglio: per vedere onde maestose cavalcate perfettamente, andate su altri siti.
Per vedere invece l’umanità che fa surf...stay tuned!!!
Lele
mercoledì 22 ottobre 2008
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