domenica 12 ottobre 2008
©asi clinici: Pier "Bonga" Felice
La storia di questo paziente è datata 1996. Dopo un viaggio estivo in California, ritorna in Italia e nell'inverno successivo manifesta i primi sintomi della malattia. E' un escalation di comportamenti sconsiderati e al limite della ragione; nei weekend inizia a viaggiare convinto che ci siano onde, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche; compra e cambia diverse tavole, mute e accessori, nel forsennato tentativo di sedare la sua sete di Surf; migra in località oceaniche sia d'estate che d'inverno; abbandona il lavoro quando c'è onda, per surfare 20 cm on-shore ad Andora.
Ben presto le sue finanze ne risentono ma Felice tiene duro, convinto di poter disintossicarsi definitivamente. Per ovviare ai mille problemi legati alla dipendenza, escogita diversivi che lo possano assorbire mentalmente e fisicamente. Durante i periodi di inattività surfiera lo si vede intrapprendere sport quali Mini-Moto, pesca sportiva, Play-Station, motociclismo su pista, collezionismo di moto d'epoca, macchinine e trenini elettrici.
La situazione si aggrava quando dopo una lunga, forzata, voluta, astinenza, realizza inesorabilmente che il reprimere e il negare l'evidenza della malattia lo portano alla depressione cronica. "ad un certo punto ho fatto outing...è stata come una liberazione...non dovevo più nascondermi a me stesso...non dovevo più reprimere le pulsioni o sedarle con attività che solo apparentemente mi davano soddisfazioni..e allora tutto mi è stato chiaro...". Oggi Felix convive con la sua malattia più serenamente ed ha accettato una volta per tutte il fatto che a San Rocco lo scirocco non porta onda...
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